La Rosa di Gorizia

ASSOCIAZIONE PRODUTTORI RADICCHIO ROSSO DI GORIZIA, ROSA DI GORIZIA E CANARINO

La Rosa di Gorizia

Il fiore dei radicchi invernali del Comune di Gorizia è un ecotipo di Cicurium Inthybus della sottospecie sativa, selezionato da oltre un secolo dalle varie famiglie di contadini locali. Il prodotto finito imita una rosa di colore rosso intenso nella varietà classica detta "Rosa di Gorizia" e sfumature giallastre vergate di rosso nella varietà "Canarino". L'estetica basterebbe sola a rendere unico questo prodotto ma è quando il gusto incontra la sua delicata croccantezza a farne capire l'alta qualità e a cambiare per sempre la nostra percezione sui radicchi invernali solitamente amari.

La selezione dei singoli "boccioli" viene fatta a mano da ogni famiglia che inverno dopo inverno disegna geneticamente le foglie, la dimensione e la struttura della sua "rosa", risaltando ulteriormente l'unicità di ogni singolo produttore.

La gestazione della Rosa può arrivare a durare anche otto mesi. La semina avviene da marzo a giugno nel caratteristico terreno di tipo alluvionale del goriziano, ricco di scheletro, calcareo e ferretizzato. Un'operazione semplice ma delicata in quanto viene fatta a campo aperto e richiede molta manualità e un buon colpo d'occhio per distribuire la giusta quantità di seme.

Con le prime brine di novembre abbiamo la raccolta, le piantine vengono estratte a mano mantenendo la radice e raccolte in mazzi successivamente legati e avviati alla forzatura in campo. Si procede con la fase dello sbiancamento, che avviene in modo naturale non utilizzando l'immersione nell'acqua ma prelevando i mazzi dal campo e sistemandoli in locali riparati e privi di luce, E' in queste serre buie che avviene la trasformazione...

le foglie esterne marciscono andando a scaldare e nutrire di un concime naturale il cuore della rosa. A questo punto il contadino non dovrà far altro che esportare le foglie in eccesso e portare alla luce il prodotto finito. Con questa operazione viene eliminato fino all'80% del ceppo iniziale.

La storia

Gli agricoltori più anziani della zona ricordano di aver sempre prodotto qeusto tipo di radicchio che rappresentava una tra le poche e sicure fonti di reddito durante la stagione invernale, di questo vi sono conservate diverse autocertificazioni che l'associazione ha raccolto. Riportiamo un estratto dal volume del Barone Carl von Czoering "Gorizia la Nizza austriaca" risalente al 1873 dove viene citata la "cicoria rossastra".